Combattere il drago

I frutti dell’annuncio

Un piccola luce

La tentazione della spada

Tutti dentro!

Un nuovo “sì” tra gli scout

CFM RS a Bobbio – Novembre 2023

La strada è fatta di incontri: alcuni inattesi, altri preparati.
Ogni incontro ti segna e ti chiede di cambiare un pochino, di metterti in discussione, di donare qualcosa di te stesso.
La mia strada nello scautismo è iniziata in un modo inatteso: ero un giovane diacono; ho risposto ad una richiesta di aiuto del mio parroco (don Alvaro) e ho partecipato al campo del reparto Marco Polo del Rimini 1.
Da lì tutto è cominciato: Sandra, la capo reparto, ha intuito il mio interesse e mi ha coinvolto in un bellissimo percorso con quel reparto durante l’anno; ho pronunciato la mia Promessa scout la settimana dopo essere diventato prete; con quelle guide e quegli scout ho celebrato una delle mie “prime messe”… e così, passo dopo passo, gli incontri si sono moltiplicati con i capi, con gli scout e le guide: nel Rimini 4, con la formazione capi della Zona e della Regione, con il gruppo del Santarcangelo 1, con la formazione capi nazionale, con la richiesta del servizio come AE di Zona e poi AE regionale… E’ stata una storia di incontri molto belli e significativi.

Mi è capitato spesso di commuovermi quando incontro un clan, un reparto, un branco, una CoCa… Mi commuovo perché incontro dei capi e delle capo, alcuni/e molto giovani (che bello!), che fanno del loro meglio per cambiare il mondo attraverso l’impegno educativo, per accompagnare quei bambini e quelle bambine, quei ragazzi e quelle ragazze in un percorso bello e impegnativo, che richiede molto sacrificio e molta passione (lo sa chi lo vive!!!).
Questi capi e queste capo li ho incontrati anche al Consiglio regionale, al Consiglio nazionale, al Consiglio generale, contesti associativi che ho imparato a conoscere gradualmente aiutato dalla bella testimonianza di coloro che sono chiamati a comporli.

Devo attestare che finora, quello nello scautismo, è stato per me un cammino guidato dalla Provvidenza e benedetto da incontri molto importanti per la mia vita, il mio cammino di fede e la mia vocazione di educatore: ringrazio davvero il Signore!

Oggi inizio un nuovo servizio come AE generale dell’AGESCI: i sentimenti si mischiano tra gratitudine, per la fiducia ricevuta, e timore, per il servizio che mi è stato richiesto. Ho conosciuto alcuni degli AE che mi hanno preceduto in questo servizio nazionale: sono tutte persone straordinarie che ho sempre guardato con ammirazione e gratitudine per il loro servizio all’Associazione. Un grande grazie a loro e a tutti coloro che li hanno preceduti come AE scaturisce sincero e abbondante e si rinnova in questo momento; il timore nel prendere il loro posto mi sembra – come minimo – doveroso.

Accolgo questo servizio con semplicità, disposto – con l’aiuto di Dio – a fare del mio meglio; sono confortato e sostenuto dalla presenza di capo e capi che conosco e che stimo molto, con le/i quali condividerò questo incarico nel livello nazionale dell’AGESCI; per questo quel sano timore presente in me, non mi travolge.

Lucia, una capo con cui ho iniziato a fare i campi di formazione metodologica (si chiamavano di “Primo tempo”), diceva sempre agli allievi che, per fare i capi, è importante divertirsi. Fino adesso per me è sempre stato così e sono convinto che lo sarà anche in questa nuova fase del mio servizio in AGESCI.

Grazie per la fiducia, che non smetterò di cercare di meritare, e buona strada a tutte e a tutti.

Preti (e vescovi) in esilio

Te Deum 2023

E’ cosa buona e giusta rendere grazie sempre e in ogni luogo a Te, Signore Padre Santo, Dio onnipotente ed eterno.
Anche in questo anno che ci apprestiamo a concludere, ci hai accompagnato giorno dopo giorno e abbiamo gustato la tua provvidenza, la tua misericordia e il tuo perdono, il tuo aiuto e la tua grazia.
Ti rendiamo grazie per il mondo che tu hai creato spazioso e vasto, perché è una bella casa in cui tu ci hai posto ad abitare; converti il nostro cuore da ogni sentimento rapace che ci porta a distruggere irresponsabilmente e egoisticamente questo mondo; aiutaci a custodire la nostra casa, Signore.
Ti rendiamo grazie per ogni uomo e ogni donna che vive su questa terra a cui tu hai donato con amore la vita: attraverso ognuno/a tu ci insegni la fraternità perché non viviamo soli; converti il nostro cuore dall’individualismo che ci porta a pensare che ci possiamo salvare da soli, che non abbiamo bisogno degli altri, che possiamo usarli o ignorarli per difendere i nostri interessi e i nostri privilegi; aiutaci a custodire la fraternità, Signore.
Ti rendiamo grazie per la Chiesa, comunità dei discepoli e delle discepole di Gesù, esercito di peccatori e peccatrici perdonati e continuamente rinnovati dal tuo Spirito, chiamati ad essere testimoni della vita nuova che nasce dalla risurrezione di Gesù; converti il nostro cuore dalla rassegnazione che ci porta a pensare che le divisioni ereditate dalla storia siano irrisolvibili; aiutaci a custodire la comunione, Signore.
Ti rendiamo grazie per tutti coloro che nel mondo si impegnano per costruire la pace, per risolvere i conflitti, per sanare le ferite che i conflitti hanno causato; converti il nostro cuore dal pensiero che la guerra sia inevitabile; aiutaci a custodire la pace, Signore.
Ti rendiamo grazie per tutti coloro che in modo diverso pongono il loro impegno per favorire la crescita dell’uomo attraverso la cultura, la scienza, l’economia, la politica e l’arte; converti il nostro cuore dall’efficientismo e dalla tecnocrazia che ci porta a dare valore solo a ciò che è misurabile in termini economici; aiutaci a custodire la creatività dell’uomo, Signore.
Ti rendiamo grazie per tutti coloro che vivono nel mondo secondo la logica del servizio, rifiutando quella del potere; per tutti coloro che si fanno volto della misericordia e della carità verso i più fragili e i più deboli, verso coloro che rischiano di essere vittime della logica dello scarto; converti il nostro cuore dall’indifferenza che ci porta a pensare che il bene degli altri non ci riguardi, che non sia una nostra responsabilità; aiutaci a custodire la carità e l’amore, Signore.

Ti rendiamo grazie, Signore, perché, nonostante tutti i nostri limiti e le nostre infedeltà, tu non ti sei stancato di noi e continui ad offrirci occasioni per realizzare con te quel Regno di amore e di giustizia, di pace e di fraternità in cui desideri che noi viviamo.
Converti il nostro cuore, Signore, perché si riaccenda in noi il desiderio di questo Regno, perché ci svegliamo dalla sbornia indotta dalla realtà artificiale e riscopriamo la bellezza di quella realtà che è uscita dalle tue mani e che tu hai posto nelle nostre mani perché, grazie anche al nostro impegno, possiamo custodirla bella e feconda per tutti.
Aiutaci, Signore, a non rinunciare a questo desiderio per le difficoltà e la fatica richieste nella sua realizzazione; aiutaci a non ripiegarci accontentandoci delle piccole soddisfazioni che anestetizzano l’inquietudine del desiderio per le cose grandi; aiutaci a non rassegnarci alla sopravvivenza che ci impedisce di ricordare che siamo stati creati per vivere una vita grande, la tua stessa vita.

Benedetto sei tu, Signore, per questo anno che abbiamo trascorso accompagnati da te.
Ti affidiamo questo tempo nuovo che desideriamo vivere seguendo te che ci conduci sulla via della vita piena ed eterna.

Natale: la “cosa nuova” di Dio

Fuoco amico

Centoquarantadue

Siamo in due, ci divertiamo a condividere i pensieri e a trasformarli in parole

The Starry Ceiling

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FEDE e MISSIONE - UNA SPIRITUALITÀ CRISTIANA MISSIONARIA «Quando il Figlio dell'uomo verrà, troverà la fede sulla terra?»

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La Compagnia senz'anello