Sabato 17 febbraio 2024, con Daniela e Fabrizio, Capo Guida e Capo Scout d’Italia, Roberta e Francesco, Presidenti del Comitato nazionale e padre Roberto, il mio predecessore come AE Generale, abbiamo avuto la straordinaria possibilità di incontrare il Papa per condividere con lui, come già era stato fatto con il Presidente della Repubblica, il cinquantesimo anniversario dell’AGESCI. È stato un momento semplice, oserei dire “di famiglia”.
Abbiamo raccontato al Papa chi siamo e cosa cerchiamo di fare nel nostro impegno educativo: è stato bello vedere il Papa illuminarsi mentre cercavamo di condividere con poche parole l’impegno delle nostre capo e dei nostri capi nei vari contesti territoriali in cui sono presenti i nostri gruppi. Quando abbiamo accennato che siamo aperti anche all’accoglienza di ragazzi e ragazze di altre religioni, il Papa ci ha interrotto e ci ha detto: “tutti dentro; devono poter entrare tutti”.
È decisamente la parola del Papa che più ci ha colpito tra le poche che ci ha detto, perché ci siamo accorti che ha impiegato la maggior parte del tempo ad ascoltare noi sei riuniti intorno alla sua scrivania.
Questa parola che il Papa ci ha consegnato con immediatezza e semplicità la riconosciamo come molto impegnativa, ma sentiamo che deve prima di tutto partire dal cuore, da un’apertura interiore di ogni capo e di ogni Comunità capi che si impegna a non porre ostacoli nell’accoglienza e nell’inclusione dei ragazzi e delle ragazze che la Provvidenza ci fa incontrare nei nostri territori e a superare gli ostacoli che si potrebbero frapporre a questa accoglienza.
Cercheremo di farlo carissimo papa Francesco e non ci dimenticheremo di pregare per te che hai aperto il tuo cuore e la tua casa per accogliere – tramite noi sei – tutti i 182000 membri dell’AGESCI, bambini e bambine, ragazzi e ragazze, giovani e capi, tutti impegnati, con l’aiuto del Signore, a fare del proprio meglio per rendere il mondo migliore, un luogo in cui tutti sono accolti e riconosciuti come fratelli, sorelle, amici e amiche.
Che Dio continui come sempre a benedire il tuo lavoro
Va bene: accettiamo che possano entrare in Agesci anche ragazzi di altre religioni: ” Roma locuta, causa finita”. Il problema ora è nostro : che NOI siamo esponenti veri della Religione Cattolica enunciata nella C della sigla. Cerchiamo di essere più attenti alla coerenza. Ieri un capo clan mi ha detto che i suoi rovers non vanno alla Messa di domenica: se è vero, non se ne può fare una crociata ma nemmeno lasciar correre come se nulla fosse.
Il mio pensiero sul”Tutti dentro”di Papa Francesco..
Io non sono sono d’accordo con il pensiero di Papa Francesco “tutti dentro”.. AGESCI sta per scout cattolici..mica è un obbligo partecipare a un movimento mettendo in discussione i cardini che fondano e uniscono un gruppo…ci sono gruppi scout aconfessionali o di altri credi..poi se si vuole realizzare altri confronti ( non solo a scalpo)..ben venga…
Non vorrei vedere un gruppo AGESCI che discute come nelle scuole la liceità del Crocifisso o della partecipazione alla S.messa perché uno è ebreo o mussulmano..
Il mondo è bello perché è vario…
Un quasi vecchio scout
Il mio pensiero sul”Tutti dentro”di Papa Francesco..
Io non sono sono d’accordo con il pensiero di Papa Francesco “tutti dentro”.. AGESCI sta per scout cattolici..mica è un obbligo partecipare a un movimento mettendo in discussione i cardini che fondano e uniscono un gruppo…ci sono gruppi scout aconfessionali o di altri credi..poi se si vuole realizzare altri confronti ( non solo a scalpo)..ben venga…
Non vorrei vedere un gruppo AGESCI che discute come nelle scuole la liceità del Crocifisso o della partecipazione alla S.messa perché uno è ebreo o mussulmano..
Il mondo è bello perché è vario…
Un quasi vecchio scout