
Non bastano i fischi!
Da educatore mi attendo un messaggio molto chiaro verso un giovane che si permette di eccedere in comportamenti violenti davanti a milioni di spettatori, come se ad un artista fosse tutto concesso.
Non seguo il festival di Sanremo perché la sera sono sempre impegnato, ma questa mattina ho letto i giornali che, accanto alla notizia, riportano le affermazioni del protagonista, il quale afferma di essersi divertito, come se fosse un suo diritto inalienabile.
Accanto a questa notizia, sempre oggi, sui giornali ne ho letta un’altra che riguarda i danni arrecati da un gruppo di giovanissimi ad un oratorio di Vimercate: nei confronti di questi (ancora sconosciuti) una ferma condanna da parte delle istituzioni.
Quale giudizio verso l’azione violenta di un personaggio pubblico che ha compiuto un atto gratuito di devastazione, peraltro alla presenza del Presidente della Repubblica? Cosa penseranno quei giovanissimi di Vimercate se ad un loro “idolo” viene concesso di compiere un atto simile in pubblico senza subirne conseguenze? Non si sentiranno giustificati per quello che loro hanno compiuto nel loro territorio?
I giovani hanno bisogno di “padri” che, senza paternalismi, mettano il punto, che rimarchino la trasgressione e dichiarino le conseguenze di quanto compiuto. Senza questi padri che si assumano la spiacevole responsabilità di richiamare un comportamento ingiustificabile, rischiamo di abdicare ad ogni funzione educativa, abbandonando i nostri giovani allo smarrimento.
Condivido. Troppo spesso noi adulti e noi preti lasciamo perdere davanti agli errori per paura di essere non misericordiosi.
Parole SANTE. Troppa carenza di rispetto per tutto…. cose, persone…. mancanza di senso civico. Solo individualismo….solo bieco egoismo.
Io gli farei cambiare mestiere….altroché CANTANTE
Ma a monte chi decide come deve essere riempito un programma? Sembra troppo spesso che sia una decisione presa in alto di trasformare uno spettacolo di intrattenimento in una educazione sociale ben determinata .
Se dimostrare con la violenza per una giusta causa significa non solo invertire l’intenzione, ma anche andare a colpire persone innocenti , figuriamoci quando non c’è neanche una giusta causa. Riusciamo sempre ad essere peggio degli animali per se la bestialità degli animali deriva da un istinto di sopravvivenza, la bestialità degli uomini deriva dalla pura crudeltà che viene accompagnata dal gusto di fare del male. Se dimostrare con la violenza per una giusta causa significa non solo invertire l’intenzione, ma anche andare a colpire persone innocenti , figuriamoci quando non c’è neanche una giusta causa. Riusciamo sempre ad essere peggio degli animali per se la bestialità degli animali deriva da un istinto di sopravvivenza, la bestialità degli uomini deriva dalla pura crudeltà che viene accompagnata dal gusto di fare del male.