
(articolo scritto per la rivista “Se vuoi” n. 6/2022 delle Suore Apostoline)
“Del doman non c’è certezza”. Queste parole fanno parte di un testo famoso di Lorenzo il Magnifico, che prendeva atto dell’impossibilità per l’uomo di determinare il proprio futuro. La sua risposta era di godersi il presente senza attendere nulla dal domani, di non preoccuparsi di quello che potrebbe accadere, ma di cercare di essere totalmente soddisfatti da quello che si vive oggi.
Quella di messer Lorenzo parrebbe una proposta intelligente, senz’altro con un potente effetto ansiolitico, ma, dobbiamo riconoscere, molto distante dalla proposta di Gesù che pure ci invita a vivere fedeli all’oggi senza preoccuparci del domani (cfr. Mt 6), ma confidando nell’amore del Padre, un amore eterno e fedele che non viene meno alle sue promesse e al suo impegno di cura nei nostri confronti; tale fiducia ci porta a credere che il nostro futuro, benché indeterminabile, sia davvero in ottime mani.
Il presente è generato dalle scelte compiute nel passato
Quasi tutto quello che noi viviamo oggi, nel bene e nel male, dipende dalle scelte compiute da altri o da noi stessi nel passato più o meno recente: il fatto che viviamo in una democrazia, che il nostro Paese appartenga al gruppo dei paesi più sviluppati del mondo, che per i nostri bambini sia possibile andare a scuola e per i nostri ammalati curarsi; che possiamo muoverci e comunicare con maggiore facilità rispetto al passato, che guardiamo a persone provenienti da altre parti del mondo (o anche solo dell’Europa) con curiosità e interesse, liberi dalla paura di essere aggrediti.
Anche il fatto che viviamo in un mondo gravemente inquinato, con gravi ingiustizie sociali e gravissime e differenze nel riconoscimento della dignità delle persone e dei loro diritti; le tensioni che degenerano in guerre; il fatto che in alcuni paesi del mondo si muoia di fame o per malattie che costerebbe poco curare; l’enorme sperpero di risorse nel commercio delle armi, la corruzione endemica di alcuni sistemi di governo … anche tutto questo è il frutto di scelte che qualcuno ha compiuto nel passato, avviando processi iniqui di cui oggi paghiamo le conseguenze.
Il futuro dipende dalle scelte che compiamo oggi
“Non abbiamo un pianeta B” hanno gridato nelle nostre piazze i ragazzi e le ragazze dei Fridays for Future. A fronte degli effetti devastanti del cambiamento climatico, coloro che sono preoccupati del loro futuro richiamano tutti a comportamenti responsabili nell’oggi, con la speranza che non sia troppo tardi per invertire il processo di degrado che potrebbe portare gravissime conseguenze. È lo stesso su tutti i fronti e a tutti i livelli. Dalle scelte che compiamo oggi dipende il nostro domani, sia a livello personale che a livello globale.
Qualcuno vorrebbe che noi ce ne disinteressassimo, che lasciassimo perdere. Gli interessi economici in gioco sono enormi. Qualcuno vorrebbe che noi pensassimo che questi problemi sono troppo grandi per essere risolti da noi che siamo piccoli; vorrebbe che noi delegassimo ad altri le decisioni per il nostro futuro lasciandoci godere beatamente il presente, riempiendoci di beni che sono capaci di soddisfare ogni nostro desiderio immediato. Qualcuno vorrebbe che noi ci rassegnassimo a tirare a campare, senza avere una speranza per il domani; che ci accontentassimo di sopravvivere senza assumerci nessuna responsabilità sulle scelte che riguardano la nostra vita e sulle scelte che coinvolgono il destino del mondo.
Il futuro che vogliamo
Il futuro è sempre stato incerto, ma occorre avere il coraggio di sognarlo sullo stile degli esploratori, degli inventori e dei santi. Se ci manca il sogno, anche l’invito all’impegno e al senso di responsabilità riguardo al tempo che deve venire, sarà difficile da sostenere e da motivare e rischierà di essere puramente moralista.
Nel Vangelo mi colpisce molto che Gesù, prima di compiere un miracolo, domandi alla persona cosa desidera: “cosa vuoi che io faccia per te?” (Mc 10,51). Il Signore ci viene incontro sui nostri sogni e sui nostri desideri se noi abbiamo il coraggio e la fiducia di esprimerli con responsabilità e impegno. Allora il nostro futuro si apre e diventa possibile anche perché in lui proviamo un alleato potente e fedele.