
Da giorni rimbalzano su tutti i media gli inviti ad una preghiera sempre più intesa per la pace. Oggi , dopo le notizie degli attacchi russi in Ucraina, molti hanno preso l’iniziativa e hanno organizzato momenti di preghiera per la pace.
Sento il bisogno di ricordare a me stesso e condividere con gli amici alcune verità importanti legate alla preghiera:
– La preghiera non è una parola magica, ma porta a fare nostro il desiderio di Dio sul mondo; sappiamo che Dio desidera la pace, l’unità, la fraternità. Pregare per la pace significa entrare nel cuore di Dio che per primo la desidera. Ma la pace che Dio desidera non è solo l’assenza del conflitto armato che ci terrorizza. La pace che Dio vuole è fondata sul perdono, sulla condivisione, sulla giustizia, sull’accoglienza e la solidarietà fraterna. Quando preghiamo per la pace chiediamo tutto quello che Dio vuole per il mondo e ci rendiamo responsabili perché accada.
– Pregare per la pace significa riconoscere il mio bisogno di conversione da tutti gli atteggiamenti violenti, prepotenti ed ingiusti che conservo nel mio cuore; non si può pregare per la pace e conservare il rancore, tollerare comportamenti violenti, sostenere ciò che sappiamo essere ingiusto. La pace richiede la nostra conversione. La pace chiede un impegno a purificare la nostra mente, il nostro cuore, i nostri occhi le nostre labbra, le nostre mani, il nostro ventre da tutto ciò che dice violenza e opposizione: i nostri pensieri, i nostri affetti, i nostri sguardi, le nostre parole, le nostre azioni e i nostri bisogni devono essere purificati dalla violenza, perché è lì che si annida la guerra. La preghiera per la pace significa purificare noi stessi.
– Il Padre che vuole la pace per gli uomini ha testimoniato il suo impegno mettendo in gioco il Figlio amato. Molti genitori coinvolti nell’ideologia della guerra sono disposti a sacrificare i loro figli nella guerra se questa ottiene i risultati che sperano. Noi che desideriamo la pace, cosa siamo disponibili a sacrificare per ottenerla? Pregare per la pace significa essere disponibili a lottare per essa, sacrificare noi stessi e quanto amiamo per essa. La pace ha un prezzo che, chi prega, deve essere disponibile a pagare.
– Il segno del digiuno legato alla preghiera ci aiuta a riconoscere che l’invocazione della pace non è solo un pensiero o una parola, ma deve segnare il nostro corpo; come la guerra con la sua violenza ci priva di molto; per il desiderio di pace ci priviamo di qualcosa che doniamo per amore. La preghiera per la pace apre necessariamente al dono di sé e di quanto possediamo.
E se tutto questo non c’è possiamo pregare per la pace?
Certo chiedendo al Signore che ci aiuti a portare la pace in noi stessi, esprimendo al Signore il nostro desiderio di essere “in pace”.
Dio della pace, non ti può comprendere che semina la discordia, non ti può accogliere chi ama la violenza: dona a chi edifica la pace di perseverare nel suo proposito, e a chi la ostacola di essere sanato dall’odio che lo tormenta, perché tutti si ritrovino in te, che sei la vera pace. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.