
La notizia della prematura morte di David Maria Sassoli (chiamato così dal padre in onore di padre David Maria Turoldo), Presidente del Parlamento Europeo, mi ha molto colpito. Non l’ho mai conosciuto personalmente, ma mi ha sempre destato simpatia già prima come giornalista Rai, poi come politico, perché si percepiva uno stile moderato e gentile. In realtà, fino ad oggi, sapevo ben poco di lui.
Leggendo vari articoli pubblicati sui giornali, sono venuto a conoscere un po’ della sua storia, del suo passato negli scout dell’AGESCI, della sua formazione alla scuola di alcuni grandi del cattolicesimo democratico, del suo personale stile politico… e rimango ancora più colpito.
David Maria Sassoli è stato uno di quei (tanti) cattolici che si sono presi personalmente la responsabilità di fare del mondo un posto migliore, facendo quotidianamente del suo meglio nei contesti in cui la provvidenza lo portava a vivere: la famiglia, la professione, l’impegno politico. E se tanti oggi ne piangono la morte, è perché hanno riconosciuto in lui un testimone luminoso, un uomo impegnato a far sì che le cose potessero cambiare, che la realtà potesse esprimere il bene di cui è portatrice, non lasciando spazio a tutto ciò che invece esprime il peggio di cui l’uomo è stato ed è capace.
Grazie David Maria Sassoli per questa testimonianza autentica e non strillata.
Chi ti ha incontrato non è rimasto indifferente, ha riconosciuto in te un uomo vero capace di amare, di essere amico, di tessere relazioni tra persone diverse, di saper lottare per costruire il bene possibile, di saper sacrificare sé stessi e le proprie aspirazioni per il bene comune e l’unità. Grazie perché in questa modalità squisitamente laica, senza bisogno di fare prediche, sei stato pienamente cristiano.
Buona strada David Maria.
Condivido i link dei due articoli migliori che ho letto in questa mattina:
Paolo Conti sul Corriere.it
Eugenio Fatigante su Avvenire.it