Fraternità indelebile

In questi giorni, anche a seguito della Enciclica del Papa, si parla molto di fraternità: è una parola con cui ci riempiamo facilmente la bocca; anche io.
La fraternità, però, esige di essere qualcosa di concreto: non un’idea, non un valore, ma una realtà riconosciuta, perché data, e custodita, perché scelta: non scegliamo di essere fratelli, ma possiamo scegliere di vivere da fratelli.

Oggi ho perso un fratello nel modo più tragico possibile.
M. ha deciso, per motivi a me sconosciuti, di non voler più vivere.
Non ci vedevamo da molti anni; le nostre strade si erano separate per scelte molto diverse; confesso, oggi con un po’ di vergogna, che da molto tempo non pensavo a lui; ma questa sera questa frase mi risuona nella testa: dov’è tuo fratello?
Non posso accampare giustificazioni di fronte a questa domanda. Non posso dire che non avevo responsabilità su di lui perché ha fatto le sue scelte. M. era mio fratello per il battesimo che ha ricevuto, per il sacramento dell’ordine che ci univa: questi due sacramenti non si possono cancellare, neanche se uno pensa che non contino più nulla. Sono indelebili, entrano a far parte di me e mi legano a tutti coloro che li hanno ricevuti, come il sangue lega due fratelli, anche se non vivono come tali.

La notizia della morte di M. è risuonata lungo tutta questa giornata e ora, mentre mi appresto ad andare a dormire, non sento utile chiedermi cosa avrei potuto fare, lacerandomi nei sensi di colpa, ma mi chiedo cosa posso fare adesso.
Mi sembra che ricordare M. come un fratello abbia un grande valore; sentirmi legato a lui, anche in un momento assurdo e tragico come questo, mi sembra che rimanga la cosa più importante da vivere, fuggendo alla tentazione di smarcarsi.

Allora questa sera prego per M., mio fratello, che ha scelto di non vivere più.

Nostro Padre ti accolga fratello e ti doni pace.
Possa tu trovare riposo nell’abbraccio misericordioso del Figlio, che ha voluto lui pure farsi nostro fratello.
Lo Spirito dell’amore possa ora riscaldare il tuo cuore e farti sentire amato da sempre e per sempre, dal Padre e, nonostante tutte le loro incoerenze, dai tuoi fratelli.
Ora, se puoi, prega per noi, fratello.

Pubblicato da tecnodon

Prete cattolico. Formatore in seminario ed Assistente AGESCI

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