23 maggio – Giornata legalità

#23maggio2020
Dall’indignazione all’azione

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Giovanni Falcone – 23 maggio 1992 Capaci
Vorrei dirvi: gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e cammineranno sulle gambe di altri uomini

Paolo Borsellino – 15 luglio 1992 Palermo
E’ bello morire per ciò in cui si crede; chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola

Oggi, 23 maggio, è l’anniversario della strage di Capaci e della morte, per mano di Cosa Nostra, di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e degli agenti di Polizia della scorta.
Oggi 23 maggio è la giornata della legalità, una parola entrata nel vocabolario comune, ma un obiettivo ancora lontano nella nostra cultura ancora molto tollerante verso l’illegalità piccola o grande.

Il 23 maggio di ogni anno è celebrato da grandi manifestazioni di piazza in memoria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, uccisi a distanza di pochi mesi.
Quest’anno non possiamo scendere in piazza, ma possiamo agire ad altro livello, non solo manifestando l’indignazione per l’illegalità, ma avviando e sostenendo un processo che ci aiuti a far crescere la cultura della legalità e della giustizia nei luoghi in cui viviamo.

Da più parti arrivano segnali preoccupanti circa l’interesse e l’impegno della criminalità organizzata per intervenire con grandi quantità di denaro sporco a sostenere o rilevare aziende in difficoltà a causa della crisi economica, soprattutto nel settore del turismo. Questi segnali ci sembra che debbano essere presi sul serio e che ci debbano mettere in allarme.
Ma la legalità non riguarda solo i fenomeni mafiosi o di grande corruzione.

In questo momento di emergenza, forte è la tentazione per tutti di prendere scorciatoie, risparmiando qualche soldo evitando fatture e scontrini e alimentando l’evasione fiscale.
Eppure in questi mesi passati, abbiamo toccato con mano l’importanza di un sistema sanitario pubblico, del sostegno alla scuola, alle imprese, alle persone più fragili. Abbiamo compreso meglio il valore del pagare le tasse e sostenere, con il fisco, uno stato sociale che è a favore di tutti. Ma quando è il momento sembra più facile pensare di risparmiare qualcosa frodando il fisco.

Oggi 23 maggio, vogliamo ripartire da noi per cambiare il mondo e renderlo più giusto.

Ci siamo chiesti: cosa possiamo fare nel nostro territorio? Come possiamo agire concretamente per far crescere la cultura della legalità nel nostro contesto?

Abbiamo pensato di incontrarci con il “gruppo di impegno politico e sociale” della zona pastorale in video conferenza mercoledì 27 maggio alle ore 18 in un incontro aperto a tutti gli interessati (Link per la connessione), per confrontarci su tre punti e trovare piste concrete d’azione:

– Di fronte all’allarme della magistratura rispetto alle infiltrazioni mafiose nel nostro territorio a seguito della crisi economica, come possiamo tenere alta la guardia? Come possiamo sostenere le persone che sono in difficoltà senza farle cadere nella maglie dell’usura? Come possiamo attivare una rete di sicurezza contro l’illegalità?

– Parliamo spesso di giustizia fiscale e di lotta all’evasione, ma ognuno di noi è tentato dalla “scorciatoia dello sconto” evitando uno scontrino o una fattura. Come possiamo far crescere la consapevolezza del peccato sociale dell’evasione fiscale piccola e grande? Tutti noi, almeno una volta nella vita, abbiamo “sgarrato” sulla questione scontrino o della fattura. La tradizione cristiana richiede oltre al pentimento anche una riparazione al peccato commesso. E’ possibile creare un fondo di “riparazione” per l’evasione fiscale agita che vada a sostenere nuovi progetti di solidarietà e di inserimento lavorativo?

– E’ importante sostenere percorsi che aiutino a crescere nella cultura della legalità, prendendo coscienza dell’importanza dell’impegno di tutti. Come abbiamo acquisito competenze e fatto nostri dei protocolli per difenderci dal Coronavirus, occorre mettere in atto strategie sociali anche per difendersi dall’infiltrazione della criminalità organizzata, molto attiva sul nostro territorio, come le persone esperte ci stanno segnalando. Come attivare percorsi di prevenzione efficace? Come rafforzare un sistema immunitario sociale contro le infiltrazioni mafiose?

Nel giorno dedicato alla legalità e che precede il quinto anniversario della Laudato sì ,in cui ci viene ricordato che “tutto è connesso”, vogliamo riconoscere che, come è importante salvaguardare l’ecosistema ambientale per garantire la nostra salute e la salute della nostra casa comune, così è importante salvaguardare l’ecosistema sociale da quegli agenti inquinanti che rischiano di corrompere il tessuto delle relazioni e del nostro vivere comune.

Cominciamo da noi per cambiare il mondo.

Vi aspettiamo mercoledì 27 maggio alle ore 18 LINK

Pubblicato da tecnodon

Prete cattolico. Formatore in seminario ed Assistente AGESCI

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