Percorso di catechesi biblica
in tempo di epidemia da Covid – 19
Introduzione
I primi undici capitoli del libro della Genesi rappresentano uno straordinario punto di riferimento per comprendere la realtà globale secondo la prospettiva di Dio, un paradigma di carattere universale perché, nella narrazione, sono coinvolti tutti i popoli della terra prima di ogni distinzione di razza, di fede o di cultura.
Queste prime pagine della Bibbia ci parlano del “patrimonio genetico fondamentale” dell’umanità intera, quella parte di patrimonio che condividiamo con tutti gli uomini e le donne della terra, prima di ogni caratterizzazione particolare. Qui sono rivelati i fondamentali del nostro essere uomini e umanità che vive su questa terra. Ecco perché è così importante comprenderli bene e rileggerli nelle varie vicende della storia.
A giudizio della maggior parte degli studiosi, questi testi sono stati redatti durante l’epoca dell’Esilio (VI sec. a.C.), un tempo di grande sofferenza e di crisi, quando la comunità ebraica, privata di tutti i simboli d’identità nazionale (la terra, il tempio e la liturgia, il governo del proprio popolo), si è raccolta intorno alla sua tradizione più antica, raccogliendo e mettendo per iscritto ciò che precedentemente era tramandato e insegnato oralmente. Da questo lavoro di redazione scritta è scaturito un grosso contributo di rielaborazione teologica comunitaria. In questa prima parte del libro della Genesi ci viene narrata – secondo una prospettiva sapienziale tipica dei maestri di Israele e di Giuda – l’origine del mondo creato e dell’umanità che popola la terra; con le origini dell’umanità ci viene anche rivelata l’origine del male che opera nel mondo. Il fatto che sia stato scritto in un tempo difficile, ci aiuta a comprendere come queste parole siano state purificate nel crogiolo della sofferenza e non siano l’espressione di un idealismo astratto.
Tra questi undici capitoli, ben quattro vengono dedicati al racconto del diluvio.
Onestamente devo ammettere che non avevo mai dedicato molta attenzione a questa parte del testo biblico. La conoscevo, avevo studiato il suo valore “tipologico” in riferimento al battesimo, ma non avevo mai avuto l’occasione o l’ispirazione di approfondire queste pagine.
In questi giorni funestati dall’epidemia che ci ha costretti a rinchiuderci tutti nelle nostre case per evitare il contagio, sono diversi coloro hanno colto il parallelo tra quanto racconta Genesi e quanto stiamo vivendo. In realtà, dopo una lettura attenta, devo ammettere che le corrispondenze che vengono messe in evidenza sono piuttosto superficiali, ma tanto a me è bastato.
Dopo aver scritto un articolo che raccoglieva e valorizzava questi parallelismi, mi ero proposto di approfondire questo percorso… con i poveri mezzi che ho a disposizione durante la quarantena, condivido quanto è emerso nel mio approfondimento.
Cercherò di procedere per tematiche, proponendo una lettura spirituale del testo biblico e qualche spunto di attualizzazione, perché l’itinerario non risulti un esercizio intellettuale, ma possa diventare lo spunto per un discernimento personale e comunitario.
Il percorso è suddiviso in otto schede, che seguono il racconto dei capitoli 6-9 del libro della Genesi. Per attualizzare il testo ho introdotto brani di alcuni interventi del magistero di papa Francesco. Ogni scheda si conclude con qualche domanda, che dovrebbe aiutare il discernimento personale e comunitario, e con un salmo che vuole invitare a trasformare la riflessione in preghiera.
I Salmi, per loro natura, rappresentano una bellissima sintesi tra il messaggio che Dio vuole inviare all’uomo e l’invocazione che l’uomo vuole elevare a Dio.
Faccio dono di questo mio piccolo e appassionato lavoro a tutti gli amici e le amiche che non si accontentano di attendere che “tutto torni come prima”; o che un po’ troppo semplicemente (e ingenuamente) ripetono “andrà tutto bene”, come se le cose possano risolversi magicamente; ma che vivono intensamente e pienamente questo tempo difficile e tempestoso, tragico e prezioso, tentando di comprendere cosa Dio ci voglia insegnare e come voglia convertire la nostra vita, cosa che tento di comprendere anche io.
Ho sempre creduto (e sperimentato) che nella Scrittura sia riportata una parola viva che, se accolta, fa ardere il cuore e apre alla comprensione di quanto accade, indicando la via attraverso cui Dio vuole salvare la vita del mondo.
Andrea Turchini
23 aprile 2020
Festa di san Giorgio, martire
patrono degli scouts e delle guide
Il diluvio e l’arcobaleno
testo del percorso di catechesi
in formato PDF da scaricare
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