Era il 17 marzo 1990. Il vescovo Mariano era arrivato a Rimini da qualche mese. La nostra ordinazione, in realtà, era prevista per l’anno precedente, ma tutte le traversie del cambio del Vescovo hanno fatto decidere di rimandarla, e si è deciso per il 17 marzo, terza domenica di quaresima.
Guido era già stato ordinato ad ottobre a Roma, insieme ai suoi compagni di seminario. L’ordinazione riguardava Antonio, Luca e me (quelli vestiti di bianco nonostante la quaresima).
Forse non tutti sanno che, se è vero che l’ordinazione sacerdotale è la tappa finale del cammino di formazione, l’ordinazione diaconale rappresenta il primo sì definitivo che un seminarista offre al Signore e alla Chiesa: per la persona è un passaggio davvero fondamentale. Così lo è stato per me; si è trattata di una vera consacrazione a Dio.
Anche se ho esercitato il ministero diaconale solo per nove mesi, ho sempre sentito il diaconato fondamentale e caratterizzante anche il mio essere prete. Non è un sacramento che ci viene dato in prestito: siamo e rimaniamo diaconi per sempre, anche quando diventiamo presbiteri.
Sono passati trent’anni da quel giorno e il mio cuore è colmo di gratitudine al Signore per il dono del diaconato.
Soprattutto in questi giorni, in cui ogni attività sembra congelata, l’annuncio del Vangelo attraverso i mezzi che abbiamo a disposizione, e che non avevamo trent’anni fa’, mi aiuta a sentire il mio diaconato come attivo e prezioso. E’ il Signore che, attraverso il nostro ministero, ci aiuta a portare la sua parola di fiducia e di speranza.
Ringrazio Dio per aver condiviso questo percorso con degli amici che non mi hanno mai fatto mancare il sostegno e la stima (spero di aver fatto anche io lo stesso con loro).
Oggi prego soprattutto per loro, perché il Signore benedica il loro impegno di annuncio del Vangelo e di servizio alle comunità che sono state loro affidate.
Grazie Signore che ci consenti di condividere il servizio al tuo popolo e ci rendi partecipi della gioia che questo servizio porta a coloro che lo vivono.
Grazie Signore perché mi hai concesso la gioia di essere servo.
Ringrazio il Signore per gli anni in cui sei stato Parroco alla Colonnella. Ricordati di noi nelle tue preghiere.