Accogliere ed integrare la disabilità: il cammino di un anno
In questo anno pastorale la parrocchia di Santarcangelo ha dedicato un’attenzione specifica al tema dell’accoglienza ed integrazione della disabilità.
Dal febbraio 2016, un’apposita commissione lavora e riflette all’interno del Consiglio pastorale portando all’attenzione della comunità intera le domande e lo sguardo delle famiglie e delle persone che vivono qualche tipo di disabilità. Dopo vari confronti, abbiamo pensato di dedicare tutto l’anno a questa particolare attenzione, mettendoci in ascolto e, quindi, in discussione sulla nostra capacità di accogliere.
Per grazia di Dio la storia della nostra parrocchia e del nostro territorio ci testimonia già una bella tradizione in questa prospettiva. Non partiamo da zero. Dalla presenza della Associazione papa Giovanni XXIII – che da noi conta ben due case famiglia e alcuni centri diurni per il lavoro e l’aggregazione-, alla pluridecennale presenza del “Gruppo di servizio”, – che integra nella vita parrocchiale adulti con disabilità e famiglie -, alla più recente Associazione “L’incontro” che, attraverso momenti di animazione e laboratori artistici e teatrali, favorisce la comunicazione e la valorizzazione delle persone con disabilità. Altre realtà presenti sul territorio parrocchiale sono, invece, rivolte ai più giovani: la palestra Ag23 e “Anima in azione”, che propongono percorsi di integrazione per giovani con abilità diversa attraverso l’attività sportiva agonistica e nell’animazione del tempo estivo. Lo stesso Comune di Santarcangelo ha realizzato nello scorso anno (2018) un bel progetto per l’abbattimento delle barriere architettoniche e culturali “Citability: una città per tutte le abilità”… Insomma una realtà apparentemente già attenta e attiva; ma noi ci possiamo sentire a posto?
Dal confronto in Consiglio pastorale è emerso che molto ancora doveva essere fatto perché sempre nuove erano le esigenze e le domande, ma soprattutto perché non potevamo dire – come parrocchia intera – di condividere in tutto e per tutto una cultura dell’accoglienza.
Le tappe di questo anno:
Siamo partiti in ottobre con un incontro di formazione, guidato da don Simone Franchin, e rivolto a tutta la comunità, nel quale abbiamo fatto il punto sulle esigenze di conversione spirituale per essere una comunità che accoglie la disabilità. Da questo incontro, arricchito di testimonianze, abbiamo formulato una proposta pastorale che ha visto in particolare il tempo di avvento (soprattutto per i bambini) e la veglia di Natale (per i giovani e per le famiglie) come tempi e momenti importanti per domandarci come prepariamo la strada al Signore che viene, eliminando gli ostacoli interiori ed esteriori che ci impediscono nell’accoglienza.
Momento clou dell’anno sarà lo spettacolo “Mio fratello rincorre i dinosauri” di e con Christian Di Domenico al Supercinema di Santarcangelo lunedì 4 febbraio alle ore 21. E’ un momento di riflessione, attraverso il linguaggio teatrale, per riconoscere che ognuno di noi – come Giacomo, il protagonista del racconto – deve fare i conti con una fatica nell’accoglienza. Questo spettacolo, che la parrocchia offre alla città (con il patrocinio del Comune di Santarcangelo), vuole essere un’occasione bella per parlare di un tema che, a volte, viene delegato agli interessati (ahi loro!) e agli addetti ai lavori.
Un ultimo passaggio coinvolgerà la comunità parrocchiale nel tempo di quaresima e nella via crucis in prossimità della Pasqua.
Ciò che auspichiamo con questo percorso annuale è che cambi il nostro sguardo, che, come dice papa Francesco nella Evangelii Gaudium, cambi il nostro linguaggio, le nostre strutture, il nostro modo di pensare il tempo e lo spazio, perché possa essere un tempo, uno spazio e una relazione in cui ognuno, con ogni abilità, possa sentirsi accolto e far diventare un po’ di più la nostra parrocchia una casa per tutti.