Domani sarà la festa di san Martino. La grande fiera è già iniziata da ieri. Sentimenti di gioia, colori, profumi, voglia di stare insieme; le giostre per i bambini che, almeno una volta all’anno, abbandonano i video giochi ed escono di casa per giocare insieme. Il clima dolce di questo autunno ci favorisce nel vivere queste giornate nella gioia e nella spensieratezza … ma san Martino cosa c’entra? Tutto quello che viviamo in questi giorni potrebbe esserci anche senza di lui. Possibile che “san Martino” sia solo uno dei titoli della fiera, che peraltro è simpaticamente rappresentata da quelle imponenti corna di bue appese sotto l’arco di piazza Ganganelli?
E invece con lui cosa guadagneremmo per la nostra festa?
Martino è famoso per il suo gesto di carità. Ha ceduto parte del suo mantello ad un uomo mendicante sul ciglio della strada. Non ha dato il suo mantello di scorta e neppure quello vecchio che doveva buttare, ma ha condiviso il suo unico mantello. Martino ci insegna che la festa nasce dalla condivisione di ciò che possediamo.
Martino è stato un grande evangelizzatore. Nella sua vita si è prodigato fino allo stremo delle forze per far conoscere Gesù e la proposta del Vangelo, convinto che essa potesse far vivere in pienezza ogni uomo e ogni donna. Martino ci insegna che la festa nasce dalla condivisione della fede e del Vangelo, quando anche noi lo abbiamo scoperto come la sorgente di una vita vissuta in pienezza.
Martino è il primo santo non martire della Chiesa di Occidente, testimone di una vita santa vissuta nell’impegno quotidiano. Martino ci insegna che la nostra vita di tutti i giorni può diventare un tempo straordinario se vissuto nella risposta all’invito di Gesù che si rinnova per noi ogni giorno.
Buona festa di san Martino carissimi amici e amiche di Santarcangelo.
Grazie anche a te
Post scritto divinamente, soprattutto nella parte iniziale. Complimenti! 🙂