E’ proprio vero che si cambia nella vita e che le attenzioni, così come le priorità, mutano con il passare del tempo e dell’età (forse, perché non credo sia automatico).
Da un po’ di tempo mi accorgo di essere più attento alle piccole cose, quelle che sono importanti per le altre persone.
Tempo addietro mi ponevo di fronte a certe esigenze in modo più sommario, pensando che fossero altre le cose sostanziali e importanti (ed è vero, in teoria); molte cose le tralasciavo e non vi prestavo alcuna attenzione. Pensavo di non aver tempo da perdere, o almeno che non valesse la pena perderlo per quel motivo.
Oggi mi scopro più disponibile a dedicare il tempo e l’attenzione per ciò che per gli altri è rilevante anche se – oggettivamente – non lo è.
Sento che questa attenzione, che si trasforma in una cura, mi fa essere maggiormente a contatto con la realtà, mi aiuta ad essere meno teorico e più empatico anche nelle altre situazioni; mi aiuta ad essere meno aggrappato e preoccupato dei miei programmi e a lasciarmi andare negli incontri “perdendo del tempo” con le persone…
In fondo, come si è potuto notare, tale attenzione si declina soprattutto in un dedicare tempo, in un fare spazio (accogliere) dentro di sé a ciò che non è prioritario per me, ma lo è per un altro.
Riflettevo come questo abbia molto a che fare con l’avvento, se l’avvento è una questione che riguarda il tempo e l’accoglienza.
Noi che ci poniamo nell’attesa gioiosa del Signore, come lo attendiamo?
Quando il Signore nel Vangelo di questi ultimi giorni dell’anno (parrocchiasantarcangelo.wordpress.com ), mentre ci presentava i cataclismi che precederanno la venuta del giorno del Signore ci diceva, non preoccupatevi, non vi spaventate, … non ci diceva in fondo che il Regno di Dio non si manifesterà con effetti speciali, in un grande evento, ma crescerà piano piano nelle piccole cose di ogni giorno, quelle a cui non prestiamo attenzione?
Ripensando poi alle parabole del Regno, Gesù ha preso come segno evocativo sempre cose e situazioni quotidiane: una donna che impasta la farina con il lievito; una donna che spazza la casa perché ha perso una moneta; un seme gettato nel campo; una festa di nozze …
Poi ci diceva: non andate qua e là quando vi diranno eccolo qui o eccolo là; il regno di Dio è in mezzo a voi!
Vivere l’avvento per me significa allargare lo spazio e l’attenzione a queste piccole cose quotidiane, considerandole rilevanti.
Spero che il Signore, oltre ad un maggiore contatto con il quotidiano, mi aiuti a scorgere anche la presenza del Regno che è in mezzo a noi, secondo la sua Parola.
Buon avvento 2016!!!!
don Andrea
che meraviglia : Hai la capacità di stupirmi sempre. Caro a don Andrea al capolinea che sei giunto tu in questa tua nuova vita o meglio nuova esperienza è tipico dell’età ma quella spirituale….. Ti penso sempre nella preghiera con grande nostalgia. Buona vita.
grazie per la stima… ricambio la preghiera