Chi, in questi giorni, percorre la strada che da via Covignano conduce al parcheggio posteriore del Seminario può facilmente fare l’incontro con numerosi uccelli coloratissimi, chiamati Gruccioni.
Da quattro anni il seminario ospita periodicamente uno stormo di questi uccelli in migrazione dall’Africa che vengono qui per nidificare. Solitamente appaiono all’inizio di maggio e se ne vanno in estate inoltrata.
Hanno scelto il seminario perché sono soliti fare il nido nella sabbia e, sul colle di Covignano trovano un habitat ideale a causa della conformazione sabbiosa del terreno. La loro presenza rallegra noi, che abitiamo qui e coloro che frequentano il seminario che, si trovano accolti ad uno spettacolo variopinto.
Qualcuno sostiene che questo uccello è infestante perché si ciba di api e “insetti buoni”. A me sembrano dei “migranti belli” e mi provocano sul fatto che, se sapessimo accogliere con più semplicità coloro che vengono da noi per cercare rifugio, forse anche la nostra vita sarebbe più festosa e colorata…
Bentornati Gruccioni!!!
Da WIKIPEDIA:
I gruccioni sono socievoli, fanno il nido in colonie in banchi di sabbia, preferibilmente lungo le rive dei fiumi, di solito all’inizio di maggio. Scavano un cunicolo lungo anche 3-5 metri in fondo al quale depongono 5-8 uova sferiche. Una sola covata all’anno all’inizio di giugno. Sia il maschio che la femmina si prendono cura delle uova che vengono covate per circa 20 giorni. In Italia le colonie di nidificazione sono numerose, concentrate quasi esclusivamente in pianura e collina. La specie è molto numerosa nella pianura Padana, lungo la costaadriatica, in Toscana, Umbria, Lazio e nelle isole, negli ultimi anni sono stati fatti numerosi avvistamenti in tutta la Sicilia e in Puglia. Arriva tra la fine di aprile e maggio per ripartire ad agosto inoltrato.
Concordo con te don Andrea e la riflessione che hai fatto è molto bella. Ho letto che questi uccelli si nutrono anche di insetti non propriamente graditi da noi umani, come locuste e tafani. I Gruccioni sono componenti importanti dell’ecosistema, talmente importanti che sono tutelati dalle normative per la tutela della biodiversità… E poi, sempre e a tempo dovuto ritornano in Africa e allora penso ai nostri fratelli africani quando li rivedono… e mi piace pensare che al loro ritorno tutti proviamo lo stesso lieto stupore.
E’ una bella cosa la loro presenza in seminario!