Le commoventi parole di Papa Francesco che mentre scrive ai giovani, invitandoli a leggere la Bibbia e a non tenerla -come fosse un volume di letteratura -nella libreria ad impolverarsi, fa loro una confidenza sulla sua preghiera e il suo modo di leggere la Bibbia …
Voglio confidarvi come leggo la mia vecchia Bibbia: spesso la prendo, la leggo per un po’, poi la metto in disparte e mi lascio guardare dal Signore. Non sono io a guardare Lui, ma Lui guarda me: Dio è davvero lì, presente. Così mi lascio osservare da Lui e sento — e non è certo sentimentalismo —, percepisco nel più profondo ciò che il Signore mi dice.
A volte non parla: e allora non sento niente, solo vuoto, vuoto, vuoto… Ma, paziente, rimango là e lo attendo così, leggendo e pregando. Prego seduto, perché mi fa male stare in ginocchio. Talvolta, pregando, persino mi addormento, ma non fa niente: sono come un figlio vicino a suo padre, e questo è ciò che conta.
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