Un’associazione di volontariato per sostenere le persone in ricerca vocazionale
L’idea è venuta così, un po’ per caso, durante l’estate.
Avendo conosciuto in questi anni tante persone volenterose e disponibili a coinvolgersi – a vario livello – in un’opera a sostegno delle vocazioni e delle persone che si trovano di fronte a scelte importanti nella vita, abbiamo pensato di provare a costituire un’associazione di volontariato che “dia gambe”, accanto all’Ufficio Pastorale per le Vocazioni, al tanto impegno “dal basso” che riscontriamo in tanti.
Mentre l’Ufficio Diocesano Vocazioni è una realtà istituzionale della Chiesa di Rimini, con a capo il Vescovo e con un direttivo nominato dal Vescovo, un’associazione di volontariato è composta da tante persone che possono sostenersi a vario livello e partecipare al lavoro comune, mettendo in rete e a disposizione di altri tante risorse, da quelle umane a quelle economiche.
È una realtà di impegno “dal basso” perché, come ogni associazione che si rispetti, ha una struttura democratica, in cui gli associati si riconoscono e si esprimono, eleggendo i quadri dirigenti e intervenendo sulle questioni che coinvolgono l’obiettivo socio-ecclesiale dell’associazione.
Quali sono in vantaggi di un’associazione come questa? Ne individuiamo alcuni tra i più importanti:
- Poter coinvolgere in modo strutturato ed efficace tante persone che ora formano solamente “un giro di persone”, affettivamente collegato alla realtà vocazionale della nostra Diocesi, ma scoordinato dal punto di vista delle relazioni, dei suggerimenti che si potrebbero raccogliere, del sostegno fattivo che ognuno potrebbe dare.
- Poter interagire con altre realtà ecclesiali o più laiche che operano nel territorio della città e della diocesi, qualora si individuino obiettivi comuni e si converga su progetti condivisi.
- Poter entrare con alcuni progetti specifici e ben strutturati in realtà appartenenti alla società civile, come la scuola, l’università, il mondo del volontariato culturale e sociale, per poter promuovere quella cultura vocazionale che la Chiesa auspica da molti anni (Cfr. Nuove vocazioni per una nuova Europa [1997]).
- Avere la possibilità – nei modi dovuti – di raccogliere fondi e invitare a sostenere progetti riguardanti l’accompagnamento delle persone nelle situazioni decisive della vita.
- Accedere – su concorso – a finanziamenti stanziati dai vari livelli di governo della Cosa Pubblica, facendo riconoscere il valore sociale ed educativo di un accompagnamento alle scelte di vita.
- Poter organizzare percorsi di formazione e di aggiornamento per operatori dell’ambito vocazionale, potendo usufruire di collaborazioni date da altre associazioni o persone che sono attente all’ambito dell’accompagnamento.
“Non di solo pane vive l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio” (Cf. Mt 4,4). Un’associazione di volontariato è uno strumento moderno per poter svolgere in ambito ecclesiale ed extra-ecclesiale quel servizio di accoglienza e accompagnamento delle persone che non hanno bisogno solamente di pane e vestiti, ma anche di qualcuno che li aiuti a comprendere il senso delle cose che accadono e di come tali fatti si possano collocare in quello che i credenti chiamano il Progetto di Dio.
Chiediamo al Signore di benedire questo nostro progetto e questo impegno.