Un titolo che si addice alla città di Sarajevo e che viene spesso utilizzato dalle guide turistiche è: “la Gerusalemme dei Balcani”. Mi è tornato in mente perché, dopo aver scritto l’articolo precedente mi sono trovato di fronte ad una pagina del profeta Zaccaria che dice così:
Questa parola del Signore degli eserciti mi fu rivolta: “Così dice il Signore degli eserciti: Sono acceso di grande gelosia per Sion, un grande ardore m’infiamma per lei. Dice il Signore: Tornerò a Sion e dimorerò in Gerusalemme. Gerusalemme sarà chiamata Città della fedeltà e il monte del Signore degli eserciti Monte santo”.
Dice il Signore degli eserciti: “Vecchi e vecchie siederanno ancora nelle piazze di Gerusalemme, ognuno con il bastone in mano per la loro longevità. Le piazze della città formicoleranno di fanciulli e di fanciulle, che giocheranno sulle sue piazze”.
Dice il Signore degli eserciti: “Se questo sembra impossibile agli occhi del resto di questo popolo in quei giorni, sarà forse impossibile anche ai miei occhi?” – dice il Signore degli eserciti -.
Così dice il Signore degli eserciti: “Ecco, io salvo il mio popolo dalla terra d’oriente e d’occidente: li ricondurrò ad abitare in Gerusalemme; saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio, nella fedeltà e nella giustizia“. Zc 8,1-8
Le domande che ponevo alla fine dell’articolo trovano una risposta ad una altro livello: come spesso la fede ci richiama a pensare, i pensieri di Dio sono diversi da quelli degli uomini. Ciò che a noi può sembrare senza speranza non lo è agli occhi di Dio