La compassione di Dio

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Spesso la critica più radicale che viene rivolta a Dio è quella della sua indifferenza rispetto al male del mondo, alla sofferenza dell’uomo, all’ingiustizia subita dall’innocente.

Forse è questo il motivo per cui il vangelo insiste nel rivelarci un volto di Dio che si muove a compassione di fronte alla sofferenza e, cosa ben più importante, che si fa carico di questa stessa sofferenza.

Per noi la compassione si risolve spesso in un sentimento ed in un’emozione forte, ma non sempre la nostra emozione si converte in un’azione compassionevole. Altre volte la nostra azione è prevalentemente auto-consolatoria: non diventa una vera presa in carico, ma si risolve in una piccola cosa che risolve il nostro senso di colpa e ci fa sentire un po’ più buoni (è il caso degli sms solidali; una bontà certificata a buon mercato).

Non è questa la compassione di Dio che Gesù ci rivela. La sua compassione diventa condivisione e dono totale di sé stesso. L’icona più evidente della condivisione è quella del battesimo al Giordano in cui Gesù scende nell’acqua con i peccatori per testimoniare la scelta di immersione nella situazione di sofferenza dell’umanità. Quella del dono di sé lo abbiamo nella moltiplicazione dei pani. In quel gesto profetico Gesù rivela la via scelta da Dio per farsi carico della sofferenza dell’uomo; Gesù non interviene erogando un pane (magico) dal cielo, ma Gesù chiede ai suoi discepoli di donare tutto quello che hanno – in definitiva sé stessi – per testimoniare la loro compassione.

Ho trovato questo testo del card. Martini che credo possa ben concludere questa piccola riflessione.

Insegnaci, o Dio nostro Padre, una grande compassione, la compassione che tuo Figlio Gesù ha mostrato nella vita e nella croce. Insegnaci come la compassione, la bontà, l’amore siano vitali per il futuro dell’umanità. Insegnaci a capire noi stessi, a superare le differenze di lingue, di culture, di tradizioni così da saper cogliere la verità presente in ogni persona umana, perché tutti siamo amati da te, o Padre, tutti siamo stati creati da te quali figli nel tuo Figlio, tutti siamo ricolmi dello Spirito santo che ci muove alla confessione e alla riconciliazione. Amen.

Card. Carlo Maria Martini, Vedere il mondo con gli occhi di Dio, In dialogo

Pubblicato da tecnodon

Prete cattolico. Formatore in seminario ed Assistente AGESCI

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